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Foursquare è il social network georeferenziato del momento. FourSquare è una rete sociale fondata nel 2009 da Dennis Crowley e Naveen Selvadurai, che si basa sulla geolocalizzazione degli utenti, vale a dire sulla condivisione della propria posizione geografica via GPS solitamente attraverso un dispositivo mobile, uno smartphone come un telefonino Android, un iPhone o un Blackberry, per i quali sono disponibili apposite applicazioni gratuite.
Gli utenti possono effettuare il cosiddetto check in nei locali, nei negozi, nei musei, in qualsiasi posto di interesse pubblico. Essi sono suggeriti direttamente dall’applicazione e nel caso non lo fossero possiamo aggiungere un punto d’interesse direttamente noi stessi.
Tutto funziona come una specie di gioco. Maggiore sarà il numero dei check in e dei tip, i suggerimenti lasciati su un posto, e più punti otterremo per conquistare una lunga serie di badge, una sorta di “medaglia al merito” che indica la popolarità e l’influenza di un membro. http://foursquare.com/
Se passate da queste parti...fate Check-in da noi!
LA NETIQUETTE - IL GALATEO DI INTERNET
Fino alla metà degli anni novanta l’accesso ad Internet era assai complicato e richiedeva notevole perizia e competenze da iniziati. I nuovi adepti, conosciuti in gergo col nome di newbies (neofiti o “niubbi”) per potersi muovere tra le risorse disponibili in Internet dovevano chiedere aiuto ed informazioni ai veterani in un mondo che non presentava certamente strumenti amichevoli e pensati per utenti inesperti.
La necessità di richiedere aiuto ad altri per potersi districare in questo strano mondo aveva un profondo significato educativo in quanto i nuovi utenti, per ottenere le informazioni di cui avevano bisogno, dovevano comportarsi in modo gentile e corretto.
Divenuti esperti, a loro volta pretendevano un eguale atteggiamento dai nuovi arrivati, pronti comunque a fornire gli aiuti necessari, memori dell’aiuto ricevuto in precedenza. La facilità con la quale oggi è possibile collegarsi ad Internet ha comportato, accanto al dato positivo della diffusione della conoscenza da parte un maggior numero di persone, un effetto negativo. I nuovi utenti infatti spesso non vengono addestrati opportunamente ad un uso corretto delle risorse di rete. Esiste un insieme di regole denominato Netiquette che si potrebbe tradurre in “Galateo (Etiquette) della Rete (Net)” che consiste nel rispettare e conservare le risorse di rete e nel rispettare e collaborare con gli altri utenti. Entrando in Internet si accede ad una massa enorme di dati messi a disposizione, spesso gratuitamente da altri utenti.
Pertanto bisogna portare rispetto verso quanti, spesso in maniera volontaria, hanno prestato e prestano opera per consentire a tutti di accedere a dati ed informazioni che altrimenti sarebbero patrimonio di pochi o addirittura di singoli.
In Internet regna un’anarchia ordinata. Non esiste una autorità centrale che regolamenti cosa si può fare e cosa no ed è demandato alla responsabilità individuale il buon funzionamento delle cose. Dopo il continua un estratto della netiquette, dedicato alla posta elettronica.
Comunicando mediante posta elettronica non si riescono facilmente ad esprimere gli stati emotivi che accompagnano una frase. Per riuscire, in qualche modo, ad ovviare al problema è nato un linguaggio giocato usando i codici ASCII di alcuni caratteri della tastiera, che (composti in certe sequenze) assomigliano a delle piccole facce espressive.
Queste, ed il loro metodo di utilizzo, hanno assunto il nome di emoticon o più semplicemente smileys o faccine.
Il primo termine deriva dalla fusione dei termini emote e icon (che possono essere tradotti come simbolo di stati d’animo). Smiley invece significa sorriso: infatti il primo simbolo creato è stato appunto una piccola faccina sorridente come questa:
:-)
Per interpretare questa faccina (come tutte le altre) quasi sempre basta ruotare di 90 gradi a sinistra la testa. Le faccine appariranno così: Gli occhi : Il naso - La bocca (sorridente) ).
Non esiste un vero dizionario standard per gli smileys. Gli smileys in uso sono tantissimi, ma quelli di più frequente utilizzo non sono poi molti e sono riportati nella tabella sotto.
Per un elenco più completo: http://www.muller-godschalk.com/emoticon.html
Per ricercare, come tutti sanno, basta scrivere semplicemente qualcosa nel campo testuale e premere Cerca con Google. Mi sento fortunato è il pulsante che promette all’utente che il primo risultato trovato sarà - certamente - quello giusto.
Oltre l’efficacia della funzione in se, l’averla presentata (sin dalla prima versione di Google) è una pura dimostrazione di fiducia nell’efficacia del sistema. È uno slogan che afferma “siamo così bravi che scommettiamo con te che il primo risultato mostrato sarà ciò che cercavi”.
Questa funzione ha una sua reale utilità solo quando si vuole trovare il sito principale di una grande istituzione o di una azienda molto nota (es. Apple, Nokia). I risultati sponsorizzati in Google appaiono invece sempre a destra, nettamente separati dai risultati di ricerca e non influenzano i risultati naturali. La posizione su Google non è in vendita!
I motivi del predominio di Google sono interessanti e sarebbero tema per un intero libro, qui basti dire che il mix tra grafica essenziale ed efficace, accuratezza ineguagliabile dei risultati e velocità delle risposte sono il 90 percento della chiave del successo di Google.
Sergey Brin e Larry Page concepiscono Google all’università. È il 1995 (anno della fondazione di Netscape) agli albori di internet. La loro tesi di laurea ha per oggetto la ricerca e valutazione delle informazioni sul neonato web. Backrub è il nome del primo progetto originario. Vengono messi vari PC in rete e i due iniziano a studiare un modo per connettere tra loro le pagine web (e deciderne la rilevanza). Nel 1998 acquistano una partita di hard disk usati e assemblano quello che sarà noto come il primo server Google (assemblato con i mattoncini del lego). Nel 1999 Google inaugura la nuova sede a Menlo Park in California (in un garage) e l’azienda Google a fine 1999 ha già 10 dipendenti.
Dopo il continua alcuni trucchi e features spesso non troppo note del motore di ricerca di "Big G"
La posta elettronica (come del resto la totalità di Internet) è la più grande invenzione lasciateci dalla guerra fredda L’email in particolare – tra tutti i servizi resi possibili da Internet – ha rappresentato sin dall’inizio una vera rivoluzione nell’uso del computer ed ha costituito un reale amplificatore della produttività e della capacità personale di comunicare in maniera globale.
Usata impropriamente (specie se in volumi eccessivi) tuttavia la posta elettronica può diventare una sorta di schiavitù e un problema. Da utente “evoluto” della posta elettronica (che da ora in avanti definiremo semplicemente email) provo a sintetizzare alcuni suggerimenti utili per un suo utilizzo efficace.
Ho spedito (e letto) i primi messaggi via computer attraverso la rete ITAPAC nei primi anni 90, quando Internet era ancora un privilegio raro (e costoso) per pochi. Erano i tempi dei newsgroup USENET e delle prime chat, prima dell’avvento del Web su larga scala. Da allora molti, moltissimi messaggi email sono transitati sui miei computer. Per lavoro, per svago e per ogni altro motivo ne sono quindi un tipico utilizzatore massivo. Nessuno penso possa sostenere che l’email non sia comoda e rapida e soprattutto poco costosa. Il più utile ed immediato dei moderni mezzi di comunicazione. Proprio per questo non perderò tempo a scrivere perché l’email sia una grande invenzione e tutti gli aspetti per i quali è decisamente utile. Esistono – ma ovviamente non condivido – le tesi che la vedono come una attività capace di minare la produttività aziendale o personale.
Tuttavia non si può non riconoscere che quando ci si trova immersi in un flusso continuo di messaggi tra PC, Blackberry e altri device “always online” la gestione della propria email diventa un fattore molto importante della propria vita privata e professionale.
Chi – rientrando dalle ferie – si è trovato a smaltire centinaia di email arretrate “libere” nella propria inbox, può docilmente capire di cosa parlo.
Tra beep, avvisi popup e notifiche di messaggi, il rischio è che il proprio tempo diventi qualcosa di simile all’intervallo sospeso tra una email e l’altra. Se non si adottano poche semplici regole l’email irrompe nel proprio tempo e disturba la concentrazione.
Questo breve testo propone alcune tecniche utili per far fronte all’impatto del crescente (e talvolta abnorme) volume di email da gestire.
Si prosegue dopo il "continua".
Molto carina come idea, un personal organizer che vi costruite online, lo stampate e in un unico A4 piegato per avere un pacco di pagine utili!
The PocketMod is a new way to keep yourself organized. Lets face it, PDAs are too expensive and cumbersome, and organizers are bulky and hard to carry around. Nothing beats a folded up piece of paper. That is until now. With the PocketMod, you can carry around the days notes, keep them organized in any way you wish, then easily transfer the notes to your PDA, spreadsheet, or planner.
C'è anche un video, per vedere come montarlo. Very easy...
Accedi all'area contratti per compilare la LAR, il contratto, consultare il listino e avere informazioni sulle varie procedure da utilizzare per attivare i servizi Netcom.
Attiva una casella email PEC (posta elettronica certificata) è un obbligo di legge e un risparmio in raccomandate. La PEC ha valore legale pari a quello delle raccomandate cartacee! Scrivici a pec@ntc.it
Da oggi puoi provare *su strada* la piattaforma Autobuild®: Utilizzando il link sotto, potrete accedere al backoffice del sito www.ntc.it in sola lettura (non potrete cioè modificare e salvare i contenuti) per valutare e capire come sia facile amministrare un sito web basato su Autobuild®. La url da usare per l'accesso è: http://admin.ntc.it ed occorre accedere con utente "test" e password "test"
Portfolio siti web basati su Autobuild®.
Ecco alcuni link rapidi a siti web realizzati con la nostra piattaforma CMS
http://www.iccesalpino.gov.it/
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